Accento

Vorrei sapere qual’è la opinione delle persone sulla questione del accento.

Da due anni studio l’italiano e credo che già ho un buon livello, scrivo di un modo satisfatorio e parlo con naturalità. Tuttavia, non sono soddisfatto con il mio accento e con la mia cadenza. Questi giorni ho visto un film in cui parlavo in italiano e sono stato molto sorpreso con il mio modo di parlare. Non sembrava italiano! Le coniugazione erano giuste, la concordanza, ecc. Il problema è che quello che parlo non mi sembra la lingua italiana vera e vorrei migliorare questo aspetto della mia conoscenza.

Molto persone qua in Italia mi dicono che è un esagero, che si capisce quello che dico e che non ho un accento così forte. Tuttavia, credo che queste persone sono troppo gentile, hahaha.

La mia domanda è: anche voi avete questa preoccupazione o voi siete soddisfati quando il vostro accento è sufficiente per la comunicazione?

Una piccola raccomandazione su questo argomento, per le persone che capiscono l’inglese, è questo video: Alexander Arguelles - YouTube

marcos
mia risposta sulla sua domanda
chiaro che non voglio parlare come un ET però so che mai avrò un accento perfetto in altra lingua. sicuro che tu conosci alcuno straniero che vive a molti anni in Brasile, parla tutte le parole e frasi correttamente però parla come un straniero…
io voglio parlare molte lingue, così che sono sicuro che non averò il accento perfetto in tutte.

però… quanto più cerca del accento originale, meglio :stuck_out_tongue:

Ciao Magri_Marcos, ho proprio gli stessi sentimenti, le stesse preoccupazioni. Non sarò mai soddisfatto con la mia pronuncia finché non ho la pronuncia di un madrelingua. Purtroppo è una cosa difficilissima da fare. Ma non è impossibile. Ecco infatti un italiano che ha acquistato una pronuncia quasi perfetto d’inglese. Presenta il suo metodo per acquistare una pronuncia madrelingua (tra 3 video): (inglese) Native accent in language learning - 1/3 - YouTube (italiano) Accento madrelingua - 1/4 - YouTube

Ciao odiernod! Conosco il lavoro di Luca e il suo accento americano è, secondo me, veramente incredibile. Ancora non ho provato di seguire il suo metodo, ma probabilmente lo faro il più presto possibile.

Ho letto nel tuo profilo che stai insegnando italiano al suo figlio. Complimenti a te, anch’io farei lo stesso se avessi figli -sono molto felice di sapere che un americano ha una postura così aperta con le lingue. Dico questo perché, purtroppo, quasi tutti gli americani che ho conosciuto nella mia vitta avevano una prospettiva molto chiusa con idiomi straniere. Mi piace sapere che questa impressione è un pregiudizio stupido che ho avuto. In bocca al lupo con i tuoi progetti!

Anch’io ho appena cominciato a mettere alla prova i metodi di Luca. Comunque, è vero che in America c’è una forte “ignoranza” per quanto riguarda le lingue, ma non lo vedo come un pregiudizio malintenzionato, anzi è causata da una sfortunata serie di ragioni. Prima, c’è l’influenza culturale di disinformazioni sulle lingue, tipo “è quasi impossibile imparare una lingua straniera da adulto, quindo non perdere tempo, e per di più, tutto il mondo parla già l’inglese, quindi non vale la pena”. Inoltre, il nostro sistema educativa non si dà grande importanza alle lingue straniere, e per questo motivo spesso non c’è l’opportunità di impararle a scuola fino a scuola superiore. Certo c’è anche il fatto che il nostro paese è geograficamente grande, pieno di monolingue, a tante gente non conoscono neppure un amico che parla una lingua straniera. Insomma, l’ambiente qua non è molto dotato per imparare le lingue.

Per me la “salvezza” mi è venuta quando ho trovato per caso un libro titolato: “How to Learn Any Language, Easily and On Your Own” (Come imparare qualsiasi lingua facilmente e da solo). A causa di questo benedetto libro, ho saputo che non solo non è impossibile imparare una lingua, ma si può farlo senza frequentare le classi, e farlo in modo divertente. A partire di quel giorno, la mia avventura nelle lingue straniere ha cominciato.

Si si, capisco bene. Anche la realtà del mio paese è più o meno così: pochissimi brasiliani parlano una seconda lingua. Potrei dire che anche il nostro sistema d’educazione non fa molta attenzione a questa questione (ok, si insegna l’inglese ed adesso anche lo spagnolo ma non è un insegnamento molto efficace ed è comune vedere ragazzi che, dopo 3 anni di studio, non sanno neanche usare il verbo “to be” nel presente) ed anche noi non abbiamo molto contato con stranieri. Per lo meno a San Paolo l’unica lingua che ascolto nella metropolitana che non sia il portoghese è lo spagnolo e non è una cosa comune, forse l’ho ascoltato tre o quattro volte nella mia vitta. Nella Università la situazione è un po’ migliore. Io, come studente di Storia per lo meno, conosco molte persone che parlano francese, tedesco, inglese, spagnolo, russo ecc. Però questa non è la realtà della maggior parte dei brasiliani.

Tuttavia, non volevo offenderti. Quando ho detto pregiudizio volevo dire che io avevo un pregiudizio stupido contro gli americano perché pensavo che quasi tutti erano chiuse contro le lingue. Ovviamente non è vero che tutti gli americani sono uguale -così come neanche tutti brasiliani sanno ballare il samba, hahaha.

haha, non preoccuparti, non ero rimasto offeso, e pure sapevo bene che parlavi del tuo “pregiudizio”, volevo solo spiegare perché gli statunitensi sono spesso deficienti per quanto riguarda le lingue.

marcos, se non sai ballare il samba o giocare a calcio non è brasiliano! jajaja
in realtà io avevo studiato il “verb to be” da 5ª serie fino 3ºano (non lo so come tradurre questo jaja) i tutti miei amici in 6 anni non erano in grado di sapere bene il verb to be jajaja
la bella educazione brasiliana!